Il valore del tempo

Sono giorni di privazioni, sono ore di diverse occupazioni, sono minuti di riflessioni ed attimi di attenzioni… Siamo attenti a cosa in questi giorni? Attenti a chi? A quanto siamo disposti a rinunciare? Cosa siamo disposti a modificare, adattare, riorganizzare dentro e fuori di noi? Il counselling mi ha insegnato ad accogliere amorevolmente, ad ascoltare attivamente, a provare a sospendere il giudizio. Non sempre questo è possibile, certamente non è sempre facile, ancora meno spesso si è disposti a farlo. Una cosa, però, si può provare al fare: ragionare sul “tempo”, sul concetto di tempo e soprattutto sul valore del tempo. Si può provare a fare questo in maniera proattiva, non un pensiero fugace e via, ma uno “studio” concreto ed efficace su come si impiega il tempo nella quotidianità… non in particolare ora, in questo mondo sospeso e quasi surreale che stiamo abitando in questi mesi, fatto di attese ed intime paure, di solitudine forzata e di finti interessi per far passare le giornate, no, quel che intendo è una riflessione sui tempi di vita della quotidianità, quelli prima del COVID-19 e quelli che riprenderemo a vivere tra qualche tempo. Perché fare questo? Per migliorare, per valorizzare, per rimodulare la nostra quotidianità a beneficio di nuove e più gratificanti occupazioni, di innovativi apprendimenti, di rinnovate relazioni umane. Semplice e facile è praticare questo esercizio di riflessione, basta dividere un foglio bianco in quattro quadranti e dare a ciascun quadrante un titolo: nel primo inserire tutto ciò che nella vita professionale/affettiva/familiare si ritiene URGENTE e contemporaneamente IMPORTANTE ; nel secondo ciò che si ritiene sempre URGENTE, ma decisamente POCO IMPORTANTE; a seguire nel terzo quadrante sarà possibile inserire ciò che invece si ritiene NON IMPORTANTE, ma MOLTO URGENTE, ed infine, nell’ultimo quadrante, ciò che, oltre ad essere POCO IMPORTANTE, NON è neanche URGENTE.

Graficamente questa analisi personale si potrebbe rappresentare così:

Sperimentarsi in questo esercizio farà comprendere tanti aspetti di sé e della propria gestione del tempo… Che cosa ci affanna? Che cosa pensiamo di dover fare solo noi? Che cosa riusciamo a delegare? Ci occupiamo tutti i giorni più di cose IMPORTANTI o solo e sempre di cose URGENTI? Non c’è giudizio in tutto questo, c’è riflessione, valorizzazione dei personali tempi di vita, anche quelli sprecati, evitati, rincorsi, poco considerati. Il fine è quello di riorganizzare positivamente, laddove ce ne sia bisogno, accogliendo ed accettando sé stessi, ma imparando anche a riformulare, rinnovare, ricercare nuovi equilibri a beneficio del personale ed altrui benessere psico-fisico.