Counselling e nutrizione

Il counselling nutrizionale nasce con l’obiettivo di favorire la presa di coscienza nella Persona di abitudini alimentari e stili di vita non corretti e di facilitarla nell’individuazione di comportamenti corretti praticabili nel quotidiano.

Tanti infatti possono essere gli “agenti di disturbo” di un’alimentazione equilibrata e gratificante: le abbuffate continue o alternate a periodi di digiuno, l’introduzione di elevate quantità di cibo e calorie o di contro la scarsa o nulla assunzione di gruppi di alimenti, in alcune circostanze le intolleranze alimentari, la presenza di altre patologie o anche l’abuso di farmaci. Di pari passo vanno poi considerati gli aspetti affettivi, lavorativi e relazionali della Persona, la sua capacità di “ascoltarsi e comprendersi”, la sua attenzione al corpo ed ai segnali che questo inevitabilmente comunica.

Il counselling nutrizionale è rivolto all’individuo o a piccoli gruppi e si basa sullo scambio interattivo di informazioni fra consulente ed utente, finalizzato a fornire un’educazione nutrizionale, ricercando strategie concrete per un nuovo stile comportamentale, volto a ridurre atteggiamenti correlati ad un disturbo alimentare, affrontare diete e regimi alimentari restrittivi, aumentare la varietà dei cibi assunti, promuovere la cucina creativa ed incoraggiare l’attività fisica regolare.

Il counselling nutrizionale, quindi, punta a svolgere anche un’apprezzabile funzione di prevenzione, rispetto ad importanti malattie dell’era moderna, quali ad esempio patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione e tumori.

Un percorso di counselling nutrizionale è pertanto rivolto a tutti, sia a soggetti sani, che vogliono migliorare le proprie abitudini alimentari, sia a soggetti a rischio, come per esempio persone in sovrappeso o al contrario sottopeso.

Segnalo a tal proposito che stanno crescendo anche in Italia presidi clinici ed ospedalieri, dove la figura del counsellor della nutrizione è parte integrante delle Unità Operative multidisciplinari.

Ad esempio il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma dispone, nell’ambito dell’Unità Operativa di Endocrinologia e Diabetologia, di un servizio di counselling nutrizionale, affidato alla figura professionale del dietista-counsellor professionista. La stretta collaborazione con i medici dell’Unità Operativa, cui si deve l’inquadramento diagnostico del paziente, assicura così un approccio adeguato alle esigenze specifiche della persona, secondo percorsi e modalità di erogazione del servizio specificamente attivati dalla Struttura.

Concludo con una riflessione del filosofo Umberto Galimberti, che sollecita l’attenzione al rapporto tra cibi e sensi, tra stili alimentari e tradizioni, che sono anch’essi aspetti fondamentali di un percorso di counselling nutrizionale individuale o di gruppo.

Perché è così difficile darsi una misura nell’assunzione del cibo? Perché gusto ed olfatto sono i sensi più arcaici che mettono in moto le zone più primitive del nostro cervello, quelle su cui i nostri ragionamenti, i nostri propositi, la nostra buona volontà hanno una scarsissima incidenza. Per questo la gola, più che un vizio capitale, è un richiamo alla nostra animalità, il retaggio della nostra antica condizione”.