Idillio Crepuscolare di Sharon Ranzuglia

Con piacere pubblico un testo inedito scritto da una brillante e motivata studentessa del liceo classico “Filelfo” di Tolentino (MC), a testimonianza della vivacità intellettuale e creativa dei giovani contemporanei, portatori di talenti e di profonde ed autentiche emozioni… grazie Sharon!

Uscendo di casa quella sera si sentì avvolgere da una strana atmosfera, particolare.

Non avrebbe saputo definire quella sensazione, né avrebbe saputo dire se fosse bella o meno, ad un certo punto credette persino che non fosse reale, o meglio, che lui stesso non lo fosse.

Guardando dritto davanti a sé e camminando piuttosto lentamente, quasi per rubarsi quanto più tempo possibile per assaporare quell’aria surreale, notò quel particolare brulicare della pelle che da sempre lo sorprendeva ogni qualvolta che il cielo allestiva il palcoscenico per lo spettacolo degli astri notturni.

La scenografia arrossiva leggermente all’orizzonte, mentre più in alto già iniziavano a stendersi drappeggi di zaffiro, appuntati sul fondale dalle prime stelle serali, ed era nella carezza sfumata tra i due colori che veniva solleticata la sua anima.

In realtà il crepuscolo lo coglieva in quel limbo dalle sembianze oniriche soltanto in alcune particolari quanto vaghe occasioni, solitamente quando riusciva a percepire vicina l’estate o quando la stagione estiva era nella sua piena fioritura, e al ragazzo il mondo odorava d’infanzia.

Fluttuando nell’effervescenza di quel tramonto così etereo, troppo lontano da qualsivoglia costrizione terrena, aveva come l’impressione di osservare ciò che lo contornava per la prima volta, come se vi fosse stato appena sospinto da una mano divina.

Eppure, allo stesso modo, sentiva un gorgoglio nell’animo che gli sussurrava di aver vissuto in quell’iperuranio emotivo per tutta la sua vita e che avrebbe continuato a esistervi per sempre.

Era ad un passo dallo sciogliere il suo ultimo addio a quel mondo straniero laminato di realismo  della quale esistenza, per assurdo, non credeva più.

Lui era una creatura il quale animo risiedeva negli idilli crepuscolari.